Destination wedding

Ed eccoci arrivate a venerdì: un post leggero per concludere la settimana, ma prima voglio fare i meritati complimenti ad Alessandra di Almalu's Place, Federica Piccinini, Gaia Borzicchi e Valentina di Cut and Paste per essere state featured su The Sweetest Occasion questa settimana. E' bello vedere che uno dei siti che tanto ci piacciono per una volta va sull'internazione, arrivando fino da noi. Mi piace vedere i risultati di un'affiatata collaborazione. Ottimo lavoro ragazze, sono felice per voi.

Chi ha preso il tempo per leggersi il mio profilo, sa che sono un'anglista. "Elope" è un verbo che ho scoperto molti anni fa nei romanzi inglesi e che su di me ha sempre esercitato un certo fascino: si usa per indicare una fuga d'amore con annesso matrimonio osteggiato dalle famiglie. Non è irresistibilmente romantica questa idea? Al giorno d'oggi per fortuna non è più necessario scappare per sposare la persona che si ama, ma talvolta se ne sentirebbe il bisogno tanta è la pressione che i famigliari mettono su di noi. Altre volte sono i futuri mariti ad essere refrattari alle grandi occasioni, a sentirsi al centro dell'attenzione. E quindi cosa fare? In questi casi l'idea della fuga romantica + matrimonio (elopement) può essere felicemente sostituita da un destination wedding. Si tratta di un matrimonio in una località diversa da quella in cui si vive, espediente usato per invitare solo i familiari o gli amici più stretti (spesso solo genitori e testimoni) e non fare sentire troppo escluso chi resta fuori. Il destination wedding ha sicuramente molti pro (budget contenuto, poca pianificazione, vacanza inclusa) e gli uomini sono quelli che lo apprezzano di più. Se vi interessa un destination wedding in Costa Azzurra o in Provenza, sapete dove trovarmi.

Trovo che l'elopement "Vanessa and Atiq's Elopment" visto su Love and Lavander trovo sia tremendamente romantico. Adoro l'abito e le scarpe della Sposa e poi il "mazzo" di palloncini che va a sostituire il bouquet. A onor del vero devo precisare che il loro (parlo proprio dei protagonisti che state per vedere in questo servizio fotografico) è un elopment sui generis perchè loro hanno fatto tutto da soli. E questa volta non intendo parlare di progettini DIY e nemmeno di invitati o testimoni: Vanessa e Atiq si sono proprio sposati scambiandosi da soli, senza celebrante. Io invece vi parlavo di elopement / destination wedding con un matrimonio reale. Comunque lo vogliate, matrimonio vero o simbolico, non vi rubo altro tempo così passate direttamente alle foto.

Dopo lo scambio dei voti, gli "sposi" hanno festeggiato con un romantico picnic dal sapore d'altri tempi, a base di una (bellissima) mini wedding cake e champagne. Il piccolo cake topper è stato realizzato dalla Sposa, che di professione fa la ceramista. Da notare il piattino da dolce vintage che richiama i colori tenui e delicati della wedding cake. Come non farsi mancare proprio nulla: il giorno del loro matrimonio si è concluso con un romantico giro in carrozza, degno di un vero elopment di altri tempi. Buonissimo fine settimana e, se vi va, ci leggiamo lunedì.

Fotografia: Melissa di Fresh in Love Photography / Scarpe della sposa: Badgley Mischka.